B O R G O
P A N C O L I
BORGO PANCOLI è una piccola azienda agricola attiva dal 2021 nell'omonimo borgo tra Firenze e Pisa, sulle colline toscane dove è nato Leonardo Da Vinci. Qui la nostra famiglia si è trasferita ristrutturando una vecchia casa di campagna con oltre 350 piante di olivi e recuperando un vecchio vigneto abbandonato.
Le nostre vigne (quelle più vecchie hanno più di 60 anni) si trovano su una collina alle pendici del Montalbano, lungo il Sentiero degli Etruschi, uno dei percorsi trekking più suggestivi e alternativi della Toscana. Sono esposte a sud-est, in un terreno principalmente calcareo e argilloso di ritrovamenti fossili, le cui caratteristiche cambiano repentinamente. Tutta la campagna è coltivata tradizionalmente a oliveti e vigneti in un panorama mozzafiato. Volgendo le spalle al Montalbano, a destra si vedono le montagne innevate dell'Abetone e del Monte Cimone. Di fronte a noi si staglia La Rocca del Borgo di San Miniato, che ci fa immaginare il mare della costa tirrenica oltre le colline pisane. A sinistra invece troviamo il Colle di Limite, oltre il quale scorre il fiume Arno che collega Firenze e Pisa.
In ogni filare le uve sono miste come da vecchia tradizione contadina toscana e sono principalmente quelle autoctone come il Sangiovese, il Canaiolo, il Vermentino Nero, il Colorino, il Ciliegiolo, il Trebbiano, la Malvasia, la Verdea Bianco e il Grechetto, oltre a qualche filare più giovane (si fa per dire!) di Merlot e Cabernet Sauvignon. Il nostro obiettivo è prenderci cura di queste piante abbandonate e con il massimo rispetto e passione produrre un vino buono e unico nelle sue caratteristiche, senza nessuna forzatura.
Non siamo certificati biologici o biodinamici, ma non facciamo uso di pesticidi e in pratica seguiamo la biodinamica. Utilizziamo i preparati 500 e 501 e osserviamo i cicli della luna. Dalla vendemmia all'etichettatura tutti i vari processi vengono fatti con le nostre mani (sgrappolatura inclusa) e con i nostri piedi (la prima pigiatura). Non usiamo lieviti selezionati ma solo quelli spontanei e aggiungiamo solfiti in quantità minime. Lavorando in questo modo la resa è bassissima e vinifichiamo solo quando l'annata lo consente (ad esempio l'annata 2023 non ha permesso nessuna produzione). La nostra è una piccolissima produzione di un migliaio di bottiglie per meno di un ettaro di vigneto.
BORGO PANCOLI is a small Winery born in Tuscany in 2021 after the decision to move to the small village of Pancoli on the Leonardo da Vinci's hills, between Florence and Pisa, and recover an old vineyard and some abandoned olive trees.
Our oldest vineyards (over 60 years old) are located along the Sentiero degli Etruschi, one of the most evocative trekking routes in Tuscany, they are exposed to the south-east in mainly calcareous and clayey soil, whose characteristics however change suddenly in an area of fossil finds. The whole countryside here is traditionally cultivated with olive trees and vineyards. The view is breathtaking, with your back to Montalbano, looking to the right you can see the snow-capped mountains of Abetone and Monte Cimone. In front of us stands La Rocca del Borgo di San Miniato which makes us imagine the sea of the Tyrrhenian coast beyond the hills of Pisa. On the left the Colle di Limite and beyond there is the Arno river which flows and connects Florence to Pisa.
The grapes are mixed in each row as per the old Tuscan peasant tradition and are mainly native ones such as Sangiovese, Canaiolo, Vermentino Nero, Colorino, Ciliegiolo, Trebbiano, Malvasia, Verdea Bianco and Grechetto, but also a few younger rows (so to speack!) of Merlot and Cabernet Sauvignon. Our goal is to take care of these abandoned plants and with the utmost respect, a lot of passion and study, produce a good wine with unique characteristics without any forcing.
We are not certified organic or biodynamic but we do not use pesticides and in practice we follow biodynamics. We use preparations 500 and 501 and observe the cycles of the moon. From the harvest to the labelling, all the various processes are done with our hands (including de-grazing) and with our feet (the first pressing). We do not use selected yeasts but only spontaneous ones and we add sulphites in a very small quantity. By working in this way the yield is very low and we only make wine when the vintage allows it (for example the 2023 vintage did not allow any production). Ours is a very small production of a thousand bottles for less than one hectare of vineyard.